NAVIGO e ISYL al lavoro nei Caraibi per sviluppare la yachting destination della Repubblica Dominicana partendo dalla formazione.

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Al centro dell’accordo siglato i temi legati all’apprendimento e alla specializzazione delle maestranze e dei tecnici.

La Fondazione ISYL – Italian Superyacht Life e NAVIGO – uno dei principali player per l’innovazione e lo sviluppo nella nautica – hanno partecipato, a Santo Domingo, ad una serie di incontri che hanno visto il raggiungimento di un importante accordo con il MESCYT (Ministero dell’Educazione Superiore, della Scienza e della Tecnologia), nella persona del ministro Franklin García Fermín e con ANAMAR (Autorità Nazionale del Settore Marittimo) rappresentata dal presidente Jimmy García Saviñón.

Da un’idea di Mauro Caslini, imprenditore del settore nautico che opera in Repubblica Dominicana, recentemente riconosciuto come Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, nasce il percorso che porta a questa intesa, che avrà lo scopo di aiutare il percorso di professionalizzazione nautica della Repubblica Dominicana a supporto di questa yachting destination di grande appeal internazionale. A tal fine, NAVIGO e la Fondazione ISYL s’impegneranno attivamente nella formazione del personale docente, favorendo l’interscambio conoscitivo da e per il Distretto Toscano, e al contempo il contatto tra le due realtà favorirà l’accrescimento del bagaglio tecnico e scientifico necessario per intraprendere con successo le moderne professioni del mare.

In questo senso, la Fondazione ISYL, che ha recentemente lanciato i 5 nuovi corsi di formazione nel mondo yachting, attivi dal prossimo ottobre, rinnova così l’iniziativa di formazione di giovani da inserire nel settore. Allo stesso tempo, assieme a NAVIGO nel progetto TYT True Yachting Training è prevista l’attivazione di percorsi di formazione per maestranze altamente specializzate in ambito nautico.

Altri importanti obiettivi dell’accordo riguardano questioni di primaria importanza sia per il settore sia per tutto l’indotto, come per esempio la corretta gestione di costa e marine, la preservazione del florido ecosistema acquatico dominicano e temi legati alla sostenibilità e al green.

Questa intesa pone l’attenzione alle prossime generazioni di operatori e tecnici nautici, ai quali saranno messe a disposizione borse di studio per aiutarli nel loro percorso formativo. L’operazione punta a portare importanti ricadute sull’indotto, favorendo il turismo nautico di lusso e aprendo nuovi orizzonti per alcune specializzazioni – finora poco approfondite -, che saranno oggetto privilegiato di studio. Strategica ai fini del raggiungimento dell’accordo è stata anche la visita ai laboratori di INFOTEP (Istituto Nazionale di Formazione Tecnica e Professionale) – una scuola delle professioni multidisciplinare che dà ai giovani la possibilità di studiare e formarsi in oltre 50 rami diversi.

NAVIGO accresce in questo modo la propria presenza in ambito internazionale, affiancando ai due grandi mari di riferimento – il Mediterraneo e il Mar Rosso – anche il Mar dei Caraibi, confermandosi così capace di intessere relazioni in tutti il mondo e creare legami che abbiano l’obiettivo di migliorare sensibilmente sia il livello delle maestranze e della manodopera, sia quello di favorire l’incremento dell’indotto derivato dal settore nautico.

Il nostro settore è alla ricerca di professionalità formate e competenti tecnicamente – afferma Vincenzo Poerio, Presidente di ISYL -; il percorso avviato, seppure necessiterà di adattamenti sul lungo periodo, saprà soddisfare la domanda di cantieri e della catene di imprese della filiera nautica, in una più ampia visione globale dove le competenze possono integrarsi con standard internazionali in paesi diversi nei principali mari dello yachting. Formare delle risorse in Italia costituisce anche un’opportunità per le imprese italiane di sviluppare e ampliare il business e poter servire i clienti in giro per il mondo”.

Anche il Direttore di NAVIGO, Pietro Angelini, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto: “Per inserirsi nel network internazionale e divenire una yachting destination di grande interesse, bisogna prima di tutto stabilire a livello globale relazioni tra paesi, ed è quello che stiamo facendo, in questo caso come col Middle East. A Santo Domingo abbiamo trovato società serie e competenti, e abbiamo visto le piene potenzialità del paese. Grazie a questo accordo saranno poste al centro del progetto le persone, la manodopera, in un settore così pesantemente “human intensive” come lo è la nautica.